lunedì 28 maggio 2012

La Rivincita del Ballo


Nell’immaginario comune la parola ballo fa pensare subito ad abitini rosa, musica classica e scarpette di tela, uno stereotipo che porta molta gente a considerarlo come uno spettacolo esclusivamente teatrale, rivolto solamente da gente colta e praticato perlopiù da donne. E’ ormai necessario sfatare questo mito, poiché possa servire da divertimento, sfogo e mezzo di espressione per sempre più persone.         Ma cos’è esattamente il ballo? E perché insisto a considerarlo al livello di altri sport come il calcio o il basket? Le prime forme di ballo risalgono a qualche migliaio di anni fa ed erano per lo più mirate ad ottenere la protezione di divinità. Con il tempo gli scopi e gli stili di ballo sono andati evolvendosi. Ad oggi esistono nel mondo innumerevoli tipi di ballo diversi, ciascuno mirato ad esprimere un determinato stato d’animo come la grande gioia evocata dai balli latino-americani, o la sensualità del tango. Ogni tipo di ballo porta con se  gran parte della cultura, degli stili di vita, delle classi sociali dei paesi da cui ha avuto origine, come l’hip hop , nato nel Bronx, al cui interno è racchiusa gran parte della cultura afro-americana e latino-americana, o il locale ballo liscio derivato dai balli popolari degli scorsi tre secoli. Esistono poi balli particolarmente intensi in grado di sfogare in breve tempo lo stress e le tensioni accumulate durante la giornata o di garantire un livello di tonicità pari a quelli di altri sport notoriamente più impegnativi. Un ballo di questo tipo è il rock’n roll basato su saltelli ripetuti scanditi da ampie scalciate in avanti e rapidi movimenti di braccia.
In definitiva a mio parere il ballo dovrebbe essere spostato dal repertorio degli sport superati ed essere preso più in considerazione.
                                                                             Bonacini Alex


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